22 Gennaio 2017: UNA GIORNATA STRAORDINARIA DI IMPEGNO, PASSIONE E PARTECIPAZIONE.

Dopo […]

Dopo l’Assemblea generale dei Comitati per il No – del 21 gennaio 2017, ed in linea di continuità con essa,  si  è  svolta,  a  Roma,  il  22  gennaio,  l’Assemblea  nazionale  convocata  dalla  “Confederazione Sovranità Popolare” e da altre 30 organizzazioni.

In tale occasione, oltre trecento persone, che si sono adoperate per la campagna del NO al referendum costituzionale e provenienti da diverse città d’Italia, hanno  deciso  unanimemente  di  convergere  su  un  documento  intitolato  “Programma  urgente  per l’attuazione della Costituzione”.

La riunione, iniziata alle ore 11, si è protratta fino a tarda sera e la sala ospitante è stata costantemente piena dall’inizio alla fine dei lavori.

Si è avuta la netta impressione che l’Italia comincia a svegliarsi dal suo torpore e che la roccaforte dell’“indifferenza” inizia finalmente a disgregarsi.

Il  fatto  davvero  importante  è  che  detto  documento,  sul  quale,  si  ripete,  ha  concordemente convenuto l’intera Assemblea, individua la “causa” fondamentale del nostro disastro economico nello scostamento della politica italiana dai “principi economici” della nostra Costituzione (a partire dalla lettera del 12 febbraio 1981 con la quale il Ministro del tesoro Andreatta scriveva al Governatore della Banca d’Italia Ciampi che quest’ultima era sollevata dall’obbligo di acquistare i buoni del tesoro rimasti invenduti), con la conseguenza di favorire le banche private e le imprese multinazionali ai danni degli interessi  vitali  del  Popolo  italiano.

Di  qui  la  necessità  di  un  cammino  inverso:  quello  di  ritornare “all’attuazione” delle disposizioni costituzionali in materia.

Una verità, in genere, occultata dai media, ma che deve essere svelata e diffusa.

D’ora in poi, dunque, la parola d’ordine è attuare la Costituzione, “redistribuendo” la ricchezza su una larga fascia di lavoratori soprattutto mediante l’intervento dello Stato nell’economia.

Proprio il contrario di quello che prescrivono i Trattati europei e le numerose leggi fatte approvare dai governi che si sono succeduti dal 1990 in poi.

Le priorità  da realizzare, secondo i suggerimenti dell’Assemblea, sono in corso di elaborazione e saranno rese pubbliche il più presto possibile.

Paolo Maddalena

Data:

26 Gennaio 2017

Autore articolo:

anadimi

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